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L'esperienza di una giovane mamma all'I.P.A. Gazoldo

  • a cura di Benedetta Lanfredi Sofia e Jan Carlos
  • 17 mar 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Clarissa Masso (5º AB) studentessa dell'alberghiero, 20 anni, mamma di Isabel, si racconta.

L'esperienza di una giovane mamma all'I.P.A. Gazoldo

Come hai scoperto di essere incinta?

L’ho scoperto di essere incinta a Maggio, ma ero già di 4 mesi. È stato un po' strano.

Come ti sei sentita appena hai saputo di essere in dolce attesa?

All'inizio ero un purpurì di emozioni. Non sapevo se essere felice, se essere triste, se piangere, se ridere e anche come fare a dirlo.

Come hanno reagito i tuoi genitori?

In verità a casa per prima l'ha scoperto mamma. Era andata a fare una visita al consultorio e parlando con l'ostetrica ha cominciato a sospettare qualcosa. Quando è tornata a casa mi ha chiesto se ero incinta e io le ho risposto di sì, perché ormai lo sapeva, però non l'ho detto a mio papà. È stata mia mamma a dirglielo, e come reazione per una settimana non ha parlato con nessuno.

Qual è stata la prima persona a cui l'hai detto?

Il primo è stato il mio ragazzo e dopo l'ho detto ad un mio amico.

Che cosa ti hanno detto le tue amiche?

La mia amica, l'unica a cui l'ho detto, era sorpresa ma felice: quando è nata Isabel le ha fatto da madrina di mia figlia.

Hai mai pensato di abortire?

No.

Come ha reagito il papà?

Non so se ha reagito bene o male, quello bisognerebbe chiederlo a lui. Però non mi ha detto "no, devi abortire", ha detto che si prendeva la sua responsabilità e infatti c'è tutt'ora.

Quali sono stati i problemi durante la gravidanza?

Il problema che è sorto è che aveva rischiato di nascere in anticipo, avrebbe potuto subire dei danni. Ma poi è andato tutto bene.

Sei riuscita a gestire bene lo studio e la maternità?

Ho fatto praticamente un anno a casa per concentrarmi di più sulla bambina rispetto allo studio. Dopo però ho deciso di tornare a scuola perché il diploma mi serve e quindi sto cercando di portare avanti entrambe le cose.

Come ti sei sentita al rientro a scuola?

Un po' spaesata perché avevo una grande responsabilità, avendo una figlia a casa il pensiero è sempre su di lei.

La prima parola della tua bimba?

Ovviamente è stata mamma.

Quanto è cambiata la tua vita dopo l'arrivo della bambina?

Diciamo che a 19 anni non è facile, perché potresti ancora andare fuori con i tuoi amici, in discoteca, potresti andare a divertirti. Hai un po' più di "costrizioni" però non più di tanto perché alla fine se cresce con dei ragazzi giovani cresce bene, nel senso che te la puoi portare dietro, ha tantissimi zii acquisiti perché sono tutti zii per lei e li definisce tali perché ci sono sempre. È cambiata perché ho più responsabilità, nel senso che devo stare attenta a quello che faccio. Però il divertimento non è che non c'è, è stato solo “diverso”.

Intervista a cura di Benedetta Lanfredi Sofia e Jan Carlos Gonzales (2AR)


 
 
 

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