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 curiosità 

Storia di un mitico giornalino: La Gazzolda!

January 31, 2016

Ciao ragazzi!

Confesso che quando la professoressa Baboni in una fresca mattina d'inverno mi ha chiesto di scrivere un articolo sull'esperienza della Gazzolda, l’orgoglio mi ha caricato dell’energia necessaria per fare l’insegnante fino al raggiungimento della pensione.

Ma andiamo con ordine. Fino a qualche settimana fa, sulla home del sito del nostro istituto, si poteva ancora accedere ad un link in grassetto indicato come La Gazzolda. Cliccandoci sopra si accedeva ad un giornalino in formato digitale (flip) nel quale si raccontavano, esperienze, fatti, avvenimenti che avevano caratterizzato più o meno direttamente la vita del nostro istituto.

Qualcuno ha definito me come il padre di questo giornalino e la prof.ssa Dall’Aglio come la madre. Una cosa è certa: i veri ideatori nel 2009 sono stati un gruppo fantastico di  ragazzi che hanno saputo mettere insieme le loro caratteristiche e scrivere i loro pensieri con la sensibilità che li ha sempre contraddistinti.

A questo gruppo formato inizialmente da poche persone, tra cui il nostro tecnico informatico Fabrizio (in grado di urlare senza decibel a chi sbagliava le impaginazioni) e l’intervistatrice d’assalto Susanna, si sono poi aggiunti i reporter freelander Andrea e  Valerio, l’animatore Marco, il mitologico e pluripremiato Eros, le instancabili tuttofare Serena, Micole e Cristina, le assistenti alla  persona (mia e di Anna). Il professor Angelo ha poi dato quel tocco professionale che ha permesso al giornalino, di farsi conoscere dapprima a scuola affermandosi come spazio aperto a tutti coloro che avessero voglia di raccontare o raccontarsi nel rispetto di tutti ( un particolare grazie va ancora a tutti i docenti che hanno dato il contributo proprio e delle loro classi) e poi anche fuori,  incontrando i favori del primo cittadino di Gazoldo che ne ha voluto copie per sé e il suo staff.

La forza del giornalino, a mio parere, era da ricercare nel fatto che prima dell’effettiva stesura di ogni articolo esso era ragionato insieme: ciò ha permesso a noi tutti, e spero anche ai lettori di riflettere sugli avvenimenti che hanno riguardato la nostra scuola, ma più in generale la nostra società.

Come non ricordare ad esempio le riflessioni sulla giornata della memoria e sulla Shoah o gli spunti dati dalle assemblee d’istituto per promuovere l’istruzione come distruzione della mafia.

Abbiamo vissuto momenti allegri, dedicandoci a sviluppare rebus riguardanti nomi e cognomi dei docenti, ma anche momenti tristi come quando si è trattato di raccontare gli amici che ci hanno lasciato.

Ora l’eredità de La Gazzolda è in ottime mani, le Vostre, cari redattori di Open Space ai quali va il mio grazie e un enorme “in bocca al lupo”!

 

Con affetto, Michele Pisciotta

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