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 Io cittadino del mondo 

storie di studenti che arrivano da altri paesi e hanno scelto l'Italia come seconda patria

Da l'Havana a Gazoldo

February 02, 2016

Da l'Havana a Gazoldo

storia della mia vita

 

Sono nato il 23 febbraio del 1999 in un paese dove la povertà è all'ordine del giorno. Sono cresciuto nella provincia di l'Havana, in una piccola casa, insieme a zii, mamma, nonna: eravamo come sardine nella scatoletta. Non sono cresciuto con mio padre perché ahimè è finito in galera quando io avevo ancora pochi mesi, mia mamma mi accompagnava in carcere per stare con lui: ho ancora un ricordo di quando avevo tre o quattro anni dove stavamo camminando accanto a una strada chiedendo ai camion di accompagnarci fino alla galera che si trovava molto lontano da dove abitavo.

Da piccolo mio nonno, che a quel tempo era un cuoco, mi dava dei pezzi di pollo portati dal lavoro, pochi pezzi perché aveva paura che mia madre, la stessa ragazza che a sedici anni aveva deciso di tenere il figlio che aveva in grembo, si mangiava il pollo e non faceva mangiare me.

Quando avevo cinque anni mia mamma si è sposata con un italiano, così ci siamo trasferiti lontano dalla terra dove volevo crescere, vivere e morire, dove avevo amici, dove avevo la mia famiglia, i miei zii con cui sono cresciuto. Arrivato in Italia io e mia mamma eravamo in maniche corte e pantaloncini credendo che ci fosse caldo, in realtà c'era un freddo cane, meno male che avevamo dei vestiti un po' più pesanti in valigia. Ho imparato l'italiano in pochi mesi e mi sono trasferito in diversi paesi del mantovano. Oggi posso dire di essere felice, di dove sono e degli amici che ho, ma il ricordo della mia terra non scompare, rimane vivo nel mio cuore.

 

di Jan Carlos Gonzales (2°AR)

 

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